I livelli di benessere economico

cosa significa per noi essere nel benessere ? Esistono tre livelli di indipendenza finanziaria:

  • il primo livello: stabilità finanziaria – quando il reddito complessivo che percepiamo riesce a coprire le spese per un determinato tenore di vita;

  • il livello successivo è la solidità finanziaria – quando copriamo le spese e abbiamo un surplus che ci consentirebbe di sostenere le spese correnti per un certo tempo in caso le nostre fonti di reddito si dovessero esaurire;

  • il livello ancora successivo è la libertà finanziaria – quando si possiede un patrimonio e/o rendite automatiche tali da sostenere interamente un certo tenore di vita. In questa condizione la persona può scegliere se e quanto lavorare. Il patrimonio è stato prima accumulato per anni mediante il risparmio e poi viene consumato (rendita) in base al tenore di vita.

    Quindi se per ricchezza si intende avere un reddito molto alto, questa persona potrebbe non avere la libertà finanziaria in quanto se smettesse di lavorare non potrebbe mantenere il suo tenore di vita; oppure potrebbe non avere solidità o stabilità perché spende molto di più di quanto guadagna ed è pieno di debiti !

    Molti di coloro che oggi definiamo ricchi provenivano da famiglie non ricche e si sono affermati poco per volta. Tuttavia, la capacità di fare soldi è molto diversa da quella di gestirli: gli sforzi lavorativi sono vanificati da una gestione finanziaria scadente. Dice Warren Buffet: “Se vuoi avere successo devi prima evitare di finire in rovina”

Sfatiamo un mito

Così come non occorre essere un ingegnere per guidare un’auto o un nutrizionista per perdere peso, allo stesso modo non devi essere un esperto di finanza per diventare finanziariamente senza pensieri. Devi solamente metterti all’opera: iniziare prima possibile anche con poco è più importante che diventare un esperto. Inoltre non bisogna confondere il termine investimento, così come lo intendiamo noi, con il termine speculazione o trading: sono due cose molto diverse. La prima è alla portata di tutti e presenta un grado di rischio contenuto, mentre la seconda, che ha carattere quotidiano o settimanale, deve essere svolta solo da professionisti e comunque più dell’80% dei traders non riesce a battere il mercato e va incontro a perdite di capitale.